Una volta, uno scoiattolo birichino e irrequieto morse un dito della mano di Bhagavan. Questo insolito animaletto non voleva prendere le noccioline dalla ciotola, ma insisteva per essere imboccato sempre da Bhagavan.
Un giorno, lo scoiattolo tornò come al solito per la sua razione di noccioline. Bhagavan era impegnato a leggere e mentre leggeva gli dava le noccioline. Il tutto un pò più a rilento. Irritato forse per questo rallentamento, lo scoiattolo all’improvviso, morse un dito di Bhagavan. Allora Bhagavan non gli dette più nessuna nocciolina e divertito, esclamò: “Sei una creatura cattiva! Hai morso il mio dito! Non ti darò più da mangiare, vai via!”. Detto ciò, smise di imboccare lo scoiattolo per qualche giorno, punendolo così per la sua impazienza e impertinenza.
Da allora iniziò una disputa quotidiana tra Bhagavan e lo scoiattolo, il quale non riusciva a rimanere quieto. Infilandosi di qua e di là, implorava il perdono di Bhagavan, che invece lasciava le noccioline sul davanzale della finestra e sul divano, invitandolo a servirsi pure da sé. Ma lo scoiattolo neanche si avvicinava al cibo, mentre Bhagavan fingeva di essere indifferente e incurante. Nonostante questo, lo scoiattolo saliva lungo le gambe di Bhagavan, saltava sul suo corpo, si arrampicava fino alle spalle e ne faceva di tutti i colori, nel tentativo di attrarre la sua attenzione. Alla fine Bhagavan si rivolse ai suoi devoti e disse:
“Guardate questo scoiattolino! Mi sta supplicando di perdonarlo, per il dispetto che mi ha fatto dandomi un morsetto al dito perché mi ero distratto e non gli avevo dato le noccioline come al solito dalle mie mani e velocemente.”
Per qualche giorno, Bhagavan continuò ad allontanare lo scoiattolo dicendogli, ‘Cattivo! Perché hai morso il mio dito? Per ora non ti darò più da mangiare con le mie mani. Questa è la tua punizione. Guarda, le noccioline, sono lì. Mangiale pure tutte.” Però anche lo scoiattolo non rinunciava alla sua ostinata richiesta. Alla fine Bhagavan, sempre gentile e misericordioso con i suoi devoti, si arrese e ricominciò a nutrire lo scoiattolino con le sue mani.
Suri Nagamma, una devota aggiunse, ‘Da come ho sempre sperimentato con il Maestro, è attraverso la perseveranza che i suoi devoti conseguono la liberazione’.